Scheda 6
Sensibilizzazione all'eguaglianza ed
agli stereotipi
IL CERTAME DEI GENERI (L’ELOGIO DEI SESSI)
Le constatazioni
Non abbiamo davvero coscienza della molteplicità degli stereotipi
sessuali che attraversano i nostri modi di pensare, di vivere, di
cogliere le situazioni sociali. Ma quando riusciamo a misurare la
portata di questi stereotipi potrebbe allora nascere la volontà
di metterli a distanza per diminuirne l’influenza.
Questo gioco di ruolo (invertiti) può dare il via a questa
presa di coscienza esercitandosi a pensare l’altro diversamente
da nemico o oggetto (di seduzione, lavoro, dolore…).
Gli obbiettivi
- Prendere coscienza della pregnanza degli stereotipi
- Esercitarsi ad altri rapporti sociali, costruiti sulla
valorizzazione e non sulla svalorizzazione, sull’autonomia
e non sulla dipendenza, « sull’amore e non sulla
guerra ».
- Provocare attraverso il piacere del gioco la decisione
di liberarsi dagli stereotipi sessisti
Pubblico
Professionisti dell’educazione, dell’animazione,
della prima infanzia…
Le condizioni di riuscita
- L’animatore deve avere esperienza e competenze nel
campo del gioco drammatico e d’espressione.
- Conoscenza della tematica delle relazioni sociali sessuate
e delle loro analisi critiche
- Verificare la comprensione delle parole scelte da parte
delle squadre. Il gioco va ben preparato
- L’animatore deve essere attento alla qualità
delle produzioni, alla loro sincerità e cogliere
gli aspetti specifici che potrebbero essere ripresi per
una discussione finale sui vissuti e per concettualizzare
l’esperienza.
Parole - Chiave
Educazione
Gioco
Presa di coscienza
Ruoli sociali sessuati e stereotipati
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Procedimento
Il gioco s’ispira ai certami (”altercationes”)
che ha le sue radici nell’antichità latina e
che trova attorno al 1200 in Italia una sua forma poetica
interessante: gioco oratorio e poetico. Nel Rinascimento
si ricorda la “Querelle des sexes” centrata sulla
messa in evidenza delle qualità e dei difetti degli
uomini e delle donne, sino ad arrivare ai match d’improvvisazione
contemporanei.
Procedimento
- Si gioca in 3 squadre, equivalenti per numero, miste
o no.
- Una squadra, definita « Regolare” »
sceglie delle parole o gruppi di parole che evochino o sottolineino
le qualità positive degli uomini o delle donne (
il destinatario resta segreto). Questa squadra propone la
stessa parola o gruppo di parole alle due altre squadre
che devono, con queste parole inventare “un complimento”
e designare il genere del destinatario (uomini o donne).
La forma di questa dichiarazione deve essere particolarmente
creativa e si può usare il canto, la recitazione,
accompagnarsi con uno strumento musicale… in forma
di poesia.. I conduttori possono mettere a disposizione
costumi, strumenti, oggetti.. Ogni gruppo ha un tempo dato
per elaborare il suo componimento che deve obbligatoriamente
valorizzare, giubilare “l’altro ».
- Il destinatario dell’elogio è l’altra
squadra
- Ogni squadra si confronta dunque a partire dalle stesse
parole, uno dopo l’altro.
- L’équipe « Regolare», che è
un po’ “l’arbier” del certame, dichiara
vincitrice la squadra che, per suo conto, ha meglio valorizzato,
con immaginazione e creatività, sincerità
e pertinenza l’altro Questa scelta è comunque
oggetto di una spiegazione da parte sua.Infine rivelerà
quale era il “genere” scelto inizialmente.
- Per le fasi successive, le squadre possono :
- usare la stessa parola o gruppo di parole precedenti cambiando
destinatario di genere usare un’altra parola proposta
dall’equipe « Regolare” usare uno stereotipo
e trasformarlo in positivo e fare una propria composizione
- Ogni squadra diventa « Equipe Regolare” a turno
- Il gioco si conclude con uno scambio sui vissuti del gioco
e sulle questioni sollevate durante lo stess
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